L’ultimo Batman
- Scritto da Jlenia Currò
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L’inizio e la fine. Il giorno e la notte. Il bene e il male. Nella realtà le contraddizioni convivono, si intrecciano. E succede anche nella finzione cinematografica. In Batman Begins, il primo capitolo della saga di Christopher Nolan già ci si aspetta che tutto dovrà finire, in un modo o nell’altro. Nell’ultimo dei tre lungometraggi Il cavaliere oscuro – Il ritorno, si immagina di ricostruire i pezzi che ci hanno portato fino al tassello finale. È con un inizio, una durata e una fine che qualcosa diventa epico, destinato a restare nella memoria di tutti. Ed è questo il dorato destino del cavaliere vestito di nero. That’s all folks!

E qui inizia la confusione, l’ambiguità di questo mito del fumetto che è al di là del bene e del male. Nel Batman di Nolan non si sa più chi indossi la maschera. La differenza tra l’uomo e il supereroe è labile e si mostra sempre più suggestiva l’ipotesi che sia il ricco Bruce Wayne a recitare una parte. Il pipistrello umanoide ha un’etica ferrea e, nelle sue decisioni, antepone sempre l’interesse comune a quello individuale. Per questo si è allontanato da Gotham City per otto anni. Nonostante fosse suo il merito di avere salvato la città, si è fatto carico di una colpa non commessa affinché la gente continuasse a conservare un’immagine positiva di Dent. L’esilio volontario dura fino all’arrivo della ladra felina, Catwoman, che trama qualcosa di misterioso insieme ad un nemico implacabile, Bane.

Chi sarà, allora, il più forte? Questa volta non c’è soltanto un nemico 'all’altezza' di Batman, ma un vero e proprio Ercole del male. Quale altro lato oscuro, semioscuro o lucente del supereroe senza superpoteri ci mostrerà Nolan? Non resta che scoprirlo pazientando fino al 29 agosto, quando il film approderà nelle sale italiane.
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