Los Rosales, una (mezza) vittoria italiana al Palm Springs International Shortfest
- Scritto da Davide Parpinel
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C'è anche un po' di Italia, infatti, nella vittoria di Los Rosales, cortometraggio d'animazione pensato e diretto da Daniel Ferreira, al Palm Springs International Shortfest 2014, il più importante festival di cortometraggi del Nord America.
Il giovane film maker brasiliano è uno dei brillanti giovani che vivono e aiutano a crescere Fabrica, il laboratorio di ricerca sulla comunicazione di Benetton Group.
Los Rosales è, in realtà, interamente un progetto del centro in quanto è stato ideato nell'ambito dell'atmosfera di cooperazione tra i dipartimenti di musica e video che costituiscono lo spirito concreto e nevralgico di Fabrica. Il corto all'inizio è nato come un'animazione in stop motion composta da oltre 21.000 fotogrammi destinata ad accompagnare la musica di un altro fabricante, John William Castano Montoya.
Successivamente si sono invertite le parti e quindi, la vita monotona, logora, sporca e triste del robot protagonista del corto ha preso corpo. L'androide protagonista trascorre la sua esistenza, quindi, tra gli ingranaggi e le macchine industriali con cui lavora. L'unica via di uscita è rappresentata da una rosellina che cresce una volta al mese tra i macchinari. Questa sostiene il robot e gli fa immaginare una via di uscita da quella vita, ma la paura di confrontarsi con essa scoraggia l'androide. Quando la piccola rosa smette di crescere, il protagonista è davvero solo e sa che è arrivato il momento di prendere in mano la sua esistenza.
La giuria del Palm Springs International Shortfest è stata affascinata dal carattere poetico del corto che il giovane regista brasilaino è riuscito a incastrare e valorizzare in un ambiente sporco e asettico come quello industriale in cui opera il robot. Il corto, inoltre, ha convinto in quanto rappresenta un inno a superare i propri limiti, le proprie paure e non arrendersi mai di fronte a nulla.
Per visionare il corto, clicca qui.