Transformers 3
- Scritto da Francesco Siciliano
- Pubblicato in Film in sala
- Stampa
- Commenta per primo!

Dopo un mediocre secondo capitolo, il pomposo regista Michael Bay, esperto di blockbuster con budget stratosferici, cerca di riattivare gli Autobot ed i Decepticon, i mitici robot di culto ideati dalla Hasbro, in Transformers 3, kolossal catastrofico e ‘fracassone’ rivolto ai teenager che è un mix esplosivo di azione, humour e buoni sentimenti. Basato sulla concitazione dell’azione, il film è, da un punto di vista prettamente spettacolare, travolgente, sia che lo vediamo sotto il profilo degli artefatti visivi (senza dubbio, per accuratezza e realismo, eccezionali), sia per i movimenti della macchina da presa che dà a molte sequenze un effetto verità piuttosto trascinante (grazie anche alla scelta di Bay di realizzare il film interamente in 3D). Peccato però che il tripudio di scene mirabolanti non basti ad evitare la sensazione di trovarsi di fronte ad uno spettacolo fine a se stesso.Tutto Transformers 3 è girato con stacchi veloci su camera a spalla freneticamente in movimento come nel vivo dello scontro la squadra di soldati americani capitanata da Shia LaBeouf/Sam Witwicky, vero ago della bilancia nella lotta tra i buoni Autobot ed i cattivi Decepticon. Più che fantascienza, quasi una pellicola di guerra tra strade dissestate e palazzi abbandonati in una Chicago (location principale del film) messa a ferro e fuoco dai cattivi Decepticon. Sotto la patina fantascientifica emerge quello che è un vero trionfo della volontà dello spirito guerriero americano. La prima parte è piacevole: c’è un forte realismo della messa in scena (i combattimenti sembrano ‘concreti’). Poi il tracollo: nella seconda parte sorgono problemi di scarsa misura e di ritmo, i dialoghi precipitano nella banalità e la retorica militarista prende il sopravvento.
Risultato: un film che si lascia vedere dall’inizio alla fine senza mai annoiare, ma vuoto, privo di senso cinematografico e di spessore umano, con un cast non ben assortito (poco e male utilizzati attori del calibro di Frances McDormand e John Malkovich). Consigliato solo a chi cerca un intrattenimento ‘leggero’.