Ralph Spaccatutto (Festival di Roma 2012 - Fuori concorso)
- Scritto da Jlenia Currò
- Pubblicato in Film in sala
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L’enorme personaggio del videogioco di cui rappresenta il cattivo, emarginato dalla vita comunitaria del condominio che, quando appare la scritta 'Game' è chiamato a distruggere, si impegna nel far capire ai suoi colleghi che non è affatto malvagio. Ma loro hanno occhi soltanto per Felix Aggiustatutto che dà nome al videogame, e che a fine giornata si gode la sua medaglia gustando una torta che lo rappresenta, mentre Ralph sta a guardare dalla discarica lercia, la sua casa. Tutto finché l’antagonista non decide di volere essere il buono, da qualche altra parte, in qualche altro circuito ludico e lascia il suo videogame. Ma se non ci fosse Ralph, che fine farebbe Felix? Presto i condomini e lo stesso eroe del gioco dovranno fare i conti con questo problema che non avevano mai considerato.
Funziona il connubio cinema-videogame, soprattutto se presentato secondo una logica più tradizionale per cui la parte da recitare non coincide con quella in cui i personaggi si trovano a proprio agio. È così che l’antieroe inizia la ricerca in se stesso per riscoprire la possibilità del libero arbitrio. Quello di Ralph è un vero e proprio viaggio in cui si confronterà con altri protagonisti pixellati in high quality o dalla grafica antidiluviana. Ma sarà l’incontro con Vanellope Von Schweez a fargli conquistare quella medaglia di cui era in cerca, che non è fatta d’oro ma vale molto di più. La piccola e impertinente Vanellope è un errore del videogame Sugar Rush, con il sogno di diventare pilota e nessun interesse per la buona condotta da signorina. Presto anche lei scoprirà di essere stata programmata per un destino migliore di quanto pensi.
La caratterizzazione dei personaggi del regista Rich Moore è molto ben sviluppata, ma sono soprattutto le ambientazioni a sorprendere. La scelta del 3D risulta fondamentale nelle alternanze tra i vari universi ludici che spaziano da scenari quasi post-apocalittici a colorate montagne di zucchero che, però, nascondono verità inquietanti.
Niente di straordinariamente innovativo nel film di Natale della Disney, ma tanto colore e azione che i più piccoli apprezzeranno.