Come l'acqua per gli elefanti
- Scritto da Francesco Siciliano
- Pubblicato in Film in sala
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Stati Uniti, anni Trenta. Mentre la nazione sta vivendo un momento di grave crisi economica dovuta alla Grande Depressione, Jacob, un brillante studente di Norwich, si avvia a diventare un veterinario. Le cose però si mettono male per lui: la morte improvvisa dei genitori a causa di un incidente lo costringe ad abbandonare gli studi. Oberato dai debiti che i genitori avevano contratto con le banche per assicurargli un’istruzione, il ragazzo decide di scappare via abbandonando tutto e tutti. Durante la sua fuga capita per caso sul treno del Benzini Brothers, un circo itinerante gestito da un impresario cinico e violento, August. Il bizzarro mondo del circo sembra a Jacob il posto più adatto per sfogare il suo dolore: accetta così di buon grado la proposta di August di curare gli animali del Benzini Brothers. A poco a poco Jacob inizia a ricostruirsi una vita, ma c’è qualcosa che lo turba: la presenza della seducente Marlena, una bellissima e sensibile acrobata, moglie di August. Tra il giovane e la donna scocca subito una scintilla che dà il via ad una passione proibita. I loro cuori palpitano l’uno per l’altra, ma i due non hanno fatto i conti con August, la cui indole dispotica rischia di annientarli.
Un inno ai sentimenti: non c’è dubbio. Terza prova registica per il grande schermo di Francis Lawrence, Come l’acqua per gli elefanti è un viaggio in una passione che non conosce limiti sullo sfondo di un microcosmo sospeso tra meraviglia e pericolo come può essere quello del circo, simulacro delle dinamiche della vita. È un’opera classica sui battiti del cuore, di confezione e di recitazione: si snoda sullo schermo, fluida ed accattivante, l’incredibile parabola di uno studente senza meta che lotta per il suo sogno d’amore (quasi) impossibile, attraverso paesaggi dal sapore magico, che il regista scolpisce nei vasti spazi aperti di un’America rurale.
Dietro il film c’è un romanzo di Sara Gruen, una scrittrice canadese, animalista convinta, esperta in storie un po’ zuccherose. Difficile spremerne qualcosa che riesca a superare il semplice sentimentalismo. Infatti Lawrence, che si è cimentato di nuovo alla regia dopo due film d’azione (Constantine e Io sono leggenda), ha dovuto seguire i binari tracciati dalla vicenda amorosa, limitandosi ad ingegnarsi per dare ai personaggi un taglio moderno in un contesto vecchia maniera. Ne emerge una storia d’amore come non se ne vedevano da anni, ma anche come se ne sono già viste tante, condita con la tipica intuizione che l’amore vero è solo quello che provoca patimento.
Il film risulta ineguale, ma ha momenti intensi ed è abbastanza solido da evitare sciocche melensaggini. Eppure, per quanto affascinante, piacevole e spesso trascinante, alla fine scivola nel sentimentale e convince a metà, come se Lawrence si arrendesse allo spettacolo delle altalene del cuore ed alle sue formule prestabilite. Tra gli attori, tutti molto bravi, Reese Witherspoon. Accanto a lei l’idolo delle ragazzine Robert Pattinson si accolla l’ingrato compito dell’innamorato indomito, che si alimenta solo del suo ardore irrefrenabile. Chi al cinema ama i buoni sentimenti, non esiti ad andare a vederlo.
Un inno ai sentimenti: non c’è dubbio. Terza prova registica per il grande schermo di Francis Lawrence, Come l’acqua per gli elefanti è un viaggio in una passione che non conosce limiti sullo sfondo di un microcosmo sospeso tra meraviglia e pericolo come può essere quello del circo, simulacro delle dinamiche della vita. È un’opera classica sui battiti del cuore, di confezione e di recitazione: si snoda sullo schermo, fluida ed accattivante, l’incredibile parabola di uno studente senza meta che lotta per il suo sogno d’amore (quasi) impossibile, attraverso paesaggi dal sapore magico, che il regista scolpisce nei vasti spazi aperti di un’America rurale.

Il film risulta ineguale, ma ha momenti intensi ed è abbastanza solido da evitare sciocche melensaggini. Eppure, per quanto affascinante, piacevole e spesso trascinante, alla fine scivola nel sentimentale e convince a metà, come se Lawrence si arrendesse allo spettacolo delle altalene del cuore ed alle sue formule prestabilite. Tra gli attori, tutti molto bravi, Reese Witherspoon. Accanto a lei l’idolo delle ragazzine Robert Pattinson si accolla l’ingrato compito dell’innamorato indomito, che si alimenta solo del suo ardore irrefrenabile. Chi al cinema ama i buoni sentimenti, non esiti ad andare a vederlo.
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