L’auto castrazione è troppo: Moebius di Kim Ki-duk bloccato dalla censura coreana
- Scritto da Guido Muzi
- Pubblicato in Asia
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A dirla tutta, la pellicola potrebbe essere proiettata in cinema per adulti (e non intendiamo porno, ma semplicemente aperti solo ai maggiorenni) che però purtroppo in Corea del Sud non sono presenti.
L’effetto della sanzione è quindi quello di impedire a qualsiasi coreano, anche se maggiorenne, di gustarsi l’opera di Kim Ki-duk. Il regista ha sicuramente la possibilità di sottoporre nuovamente l’opera al vaglio della censura, ma i tagli che dovrebbe applicare sarebbero mostruosi. Meglio un’opera tradita o la non diffusione della stessa? Ovviamente la casa di produzione è pronta a tutto per recuperare l’investimento, ma non sappiamo se il maestro asiatico sarà dello stesso avviso.
Certo è che i contenuti presenti in Moebius non lascerebbero indifferente quasi nessuno visto che si parla di rapporti incestuosi, violenze varie e soprattutto di un’auto castrazione che ovviamente è vista un po’ come la pietra dello scandalo. Poi che Kim trovi in queste immagini agghiaccianti un significato profondo legato al desiderio che ci porta a nascere e moltiplicarci è tutto un altro paio di maniche.
In ogni caso, avendo trionfato alla Mostra del Cinema di Venezia l’anno scorso con Pietà, l’autore asiatico si è costruito una solida reputazione internazionale che gli ha permesso, nel mentre attende il via libera dalle autorità coreane, di piazzare il film sul mercato europeo, più precisamente in Germania e Italia (come siamo liberali noi!), e di assicurarsi un'anteprima alla prossima Mostra del Cinema di Venezia. Non finisce qui, stay tuned, vi terremo informati.
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