End of Watch - Tolleranza zero
- Scritto da Nunzio Magistro
- Pubblicato in Film in sala
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Jake Gyllenhaal interpreta l'agente Bryan Taylor, un cowboy dei nostri tempi con mire da cineasta che, con piglio deciso e un po’ strafottente, affronta la brutalità e gli orrori che gli si pongono nella quotidianità, intrecciando un rapporto fraterno con il collega Mike Zavala (Michael Pena). I due entreranno in contatto con situazioni al limite del macabro, dovendo anche fare i conti con l'incidenza che questo potrebbe avere sulle rispettive vite private.
David Ayer, lo sceneggiatore di Training Day, descrive con gli occhi dei protagonisti, in quello che a tratti sembra un docu-film, una Los Angeles lontana dagli sfarzi hollywoodiani e molto più vicina ai sobborghi popolati da minoranze in lotta tra loro, dove la legge la fa chi spara per primo. La regia in presa diretta rende le immagini ancora più vivide e l'incedere del film più adrenalinico, in puro stile Ayer, catapultando lo spettatore dentro le azioni senza fare sconti, sparandogli in faccia una realtà più cruda di quel che ci si aspetterebbe.
Gyllenhaal, ormai lontani i tempi di Donnie Darko, dà un’ottima prova di sé, sempre più a suo agio nel vestire la divisa (lo si ricorda nei panni del soldato Anthony ‘Swoff’ Swofford in Jarhead di Sam Mendes).
End of Watch - Tolleranza zero è una pellicola forte e decisa, consigliata a chi piace un cinema che non le manda a dire e che in sala potrebbe far chiudere più di qualche occhio e far storcere qualche naso, incorrendo in qualche critica per la crudezza delle immagini, a volte eccessiva.