C'era una volta in America (Extended Version)
- Scritto da Serena Guidoni
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Sono passati ventotto anni dalla sua uscita, ma C'era una volta in America è tutt’ora uno dei capolavori assoluti del cinema mondiale. Terzo capitolo di un progetto ampio e faticoso (la trilogia del tempo della quale fanno parte C'era una volta il West e Giù la testa), il film venne presentato fuori concorso al 37º Festival di Cannes, ed è proprio in occasione dell’ultima edizione di quest’ultimo che è stata mostrata in anteprima mondiale la versione originale restaurata, contenete ben 26 minuti di scene eliminate. Il prossimo 18 ottobre nelle sale The Space Cinema e in quelle selezionate grazie alla collaborazione con QMI, per la prima volta sugli schermi italiani arriva l’extended version del film di Sergio Leone, un restauro finanziato da Gucci e The Film Foundation di Martin Scorsese e realizzato dalla Cineteca di Bologna al laboratorio L’immagine ritrovata in collaborazione con Andrea Leone Films e Regency Enterprises.
Dal romanzo di Harry Grey The Hoods (Mano armata, del 1952), la pellicola interpretata da Robert De Niro, James Woods, Elizabeth McGovern e Jennifer Connelly, narra la storia di Noodles (De Niro) e dei suoi amici, i quali sin da piccoli si dedicano alla malavita. Le vicende che si dipanano dai primi anni Venti sino alla fine degli anni Sessanta, ci vengono progressivamente mostrati con l’utilizzo del flashback e flashforward dandoci un’idea frammentata e discontinua del tempo, ma che rappresenta senza ombra di dubbio l’aspetto più interessante, che nel corso degli anni ha dato adito ad infinite discussioni sulla 'realtà' o meno di alcune scene (le sequenze del 1968 per molti critici sono frutto di un sogno di Noodles dominato dalle allucinazioni da abuso di oppio). Raggiungendo una durata complessiva di 4 ore e 19 minuti, il film riacquista il suo antico splendore, con sei blocchi di scene ritrovate, ognuna delle quali appartenente alle diverse epoche nelle quali il film è ambientato, e reinserite esattamente dove furono tagliate: dal dialogo tra De Niro e Louise Fletcher, alla scena in cui Deborah interpreta Cleopatra in teatro. Un lavoro certosino quello della Cineteca di Bologna che insieme alla famiglia Leone e a dei membri della troupe originaria (come il co-sceneggiatore Franco Ferrini, i montatori Patrizia Ceresani e Alessandro Baragli, il montatore del suono Fausto Ancillai ed il produttore esecutivo Claudio Mancini) hanno recuperato il materiale che lo stesso Leone aveva girato, utilizzando la sceneggiatura originale e i fotogrammi in testa e in coda delle scene tagliate per identificare esattamente punto da cui erano state eliminate.
Un film che, dopo il terribile 'effetto cesoia' fatto dal produttore Arnon Milchan che ne curò il montaggio per gli USA (ne ridusse la durata a 135 minuti e sconvolse la struttura temporale, seguendo l'ordine cronologico degli eventi e decretandone l’insuccesso negli States), rimane un capolavoro senza tempo, da vedere e rivedere al cinema, facendosi avvolgere da una storia avvincente, sottolineata dalle splendide note del maestro Ennio Morricone.
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